Skip Global Navigation to Main Content
Skip Breadcrumb Navigation

Fulbright BEST Remarks by U.S. Ambassador David Thorne al Parco Tecnologico Le Murate

L'Ambasciatore USA David H. Thorne e il vice Sindaco di Firenze Dario Nardella

L'Ambasciatore USA David H. Thorne e il vice Sindaco di Firenze Dario Nardella

Il Console Generale Sarah Morrison, l'Ambasciatore USA Thorne ed il vice sindaco Dario Nardella

Il Console Generale Sarah Morrison, l'Ambasciatore USA Thorne ed il vice sindaco Dario Nardella

Firenze, 27 settembre 2012

Signore e Signori, buon pomeriggio. Sono molto felice di incontrare tutti voi presso una di quelle istituzioni da cui nasce l’innovazione che cambierà radicalmente il futuro nostro e dei nostri figli, l’Incubatore di Firenze. Ringrazio il Direttore, Prof. Lorenzo Petretto, che ci ospita e saluto il Vice Sindaco Dario Nardella e gli altri ospiti che hanno voluto essere con noi stasera. Vedo numerosi volti giovani e spero che molti di voi siano qui per capire come si può diventare protagonisti di una nuova avventura imprenditoriale.

La crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo negli Stati Uniti e in Europa impone a ciascuno di noi e ai sistemi socio-economici di ripensare le scelte professionali, i modelli di produzione, l’allocazione della spesa pubblica e privata, il modo in cui utilizziamo il nostro tempo libero, le interazioni tra individui e tra gruppi. Alcuni studiosi paragonano l’inizio del nostro secolo alle trasformazioni dei primi decenni del 900 trovando diversi elementi in comune. Le fasi in cui la storia conosce forti accelerazioni sono quelle in cui emergono nuove visioni del mondo, nuovi valori, nuovi leader che riescono a interpretare la crisi come opportunità per ripartire su nuove basi. Sono coloro che con un nuovo linguaggio e con nuovi comportamenti infondono fiducia a chi sta loro intorno.

Ogni crisi porta con se, in primo luogo, costi personali e sociali elevati e una visione pessimistica del futuro. Spesso sento dire “i nostri figli staranno di sicuro peggio di noi”. A me viene spontaneo ricordare come i sacrifici potranno essere compensati con i vantaggi che porta l’innovazione. Per ridurre i costi e moltiplicare i benefici è necessario, però, imprimere un passo più spedito al cambiamento, puntando su fattori e soggetti che ne interpretano lo spirito, producono ricchezza, forniscono nuove motivazioni e ricompense ai propri collaboratori.    

L’aria che respiro oggi mi fa pensare che alcuni degli innovatori che  modificheranno la nostra visione del mondo siano qui con noi. Siete voi giovani brillanti con una solida formazione scientifica che potete interpretare l’instabilità, o la precarietà come si dice in Italia, come caos creativo da cui partire per nuove mete, più ambiziose rispetto a quelle dei vostri genitori. Forse tra di voi c’e’ qualcuno che non sta cercando la comodità del posto fisso, ma ha il coraggio di accettare il rischio ed esplorare tutte le possibilità del mercato globale.

Sono convinto che persone come voi possano trovare fiducia in se stessi, possano essere riconosciuti per i propri meriti e non per la propria affiliazione, e quindi possano puntare sulle proprie capacità per lanciare le aziende tecnologiche di domani. Prima di diventare Ambasciatore anche io ho aiutato qualcuno come voi a creare e far crescere aziende il cui valore si basava sull’innovazione tecnologica e sull’offerta di prodotti e servizi prima ancora che il mercato esprimesse un bisogno.

Noi americani sappiamo bene quanto sia importante sostenere gli sforzi dei nuovi imprenditori. Da noi alcuni ragazzi già venti o anche trent’anni fa iniziavano a raccogliere i primi piccoli capitali di family, frends and fools per finanziare le proprie aziende, piccole ma con grandi ambizioni. Alcuni - Bill Gates, Steve Jobs, Sergey Brin, ad esempio - ce l’hanno fatta e hanno cambiato il mercato globale.

Studi condotti dalla Kauffman Foundation mostrano come in una fase di riduzione complessiva dell’occupazione, la creazione netta di posti di lavoro avviene principalmente nelle start up protagoniste del trasferimento tecnologico dai laboratori al mercato. E i posti di lavoro creati da queste aziende sono di qualità, ben pagati e attrattivi rispetto ai migliori talenti provenienti da tutto il mondo.

Anche i politici cercano di fare il possibile per sostenere la diffusione dellle aziende tecnologiche. Il Congresso americano ad aprile scorso ha approvato una legge chiamata Jumpstart Our Business Startups Act - l’acronimo non a caso è JOBS - che ha come obiettivo di semplificare i requisiti di legge richiesti alle start up e facilitare la raccolta di fondi anche presso i piccoli risparmiatori.

Se in molti settori i nostri competitor europei e dei Paesi emergenti hanno conquistato posizioni di mercato rilevanti, in un campo gli Stati Uniti rimangono leader ed è quello dell’innovazione tecnologica. Ma tutti noi ci auguriamo che anche i nostri amici Italiani possano al più presto ritrovare il cammino della crescita a partire da quella creatività per cui sono famosi.

 Con programmi quali Fulbright BEST e il Digital Economy Forum l’Ambasciata Americana vuole condividere con gli attori del cambiamento le best practice che hanno reso il mio Paese competitivo. Le iniziative del DEF ci hanno permesso di discutere delle opportunità di investimento e di creazione di valore nel campo digitale, facendo emergere quanto sta avvenendo di interessante in Italia.

Fulbright BEST ha un target specifico, giovani scienziati e ingegneri che sognano di diventare imprenditori. La Silicon Valley non è un caso isolato negli Stati Uniti dove ogni Stato cerca di creare i suoi hub dove le idee imprenditoriali hanno più chance di trasformarsi in progetti concreti. Ecosistemi aperti dove si innova con l’ambizione di rivoluzionare il modo in cui prodotti e servizi sono stati concepiti fino ad ora.

Il programma è cresciuto in questi anni grazie al contributo finanziario e di know-how di numerosi partner. Uno di questi è la Regione Toscana che ogni anno finanzia cinque scholarship per i propri futuri imprenditori e che voglio ringraziare per avere creduto fermamente nella necessità di favorire la conoscenza dell’esperienza americana.

Numerose aziende e uno Steering Committee presieduto da Fernando Napolitano hanno assicurato sino ad ora la sostenibilità del programma e hanno fatto da mentor ai nostri borsisti al loro ritorno in Italia. E’ qui infatti che si vedono i risultati concreti di un programma che non vuole assecondare la fuga dei cervelli, ma contribuire a far nascere numerose start up tecnologiche basate in Italia e aperte al mercato globale, come ci racconteranno Luca e Renato, due ragazzi brillanti che stanno realizzando il loro progetto imprenditoriale.    

Tra coloro che hanno reso possibile Fulbright BEST voglio ricordare Francesco Profumo, attuale Ministro per l’Università e la Ricerca, e Luigi Nicolais, presidente del CNR, entrambi membri dello Steering Committee del programma. Grazie alla loro passione e alla loro visione è stato possibile concepire e fare crescere le nostre attività. Il loro impegno a favore del trasferimento tecnologico è una ragione di fiducia per il futuro.

Desidero riconoscere, inoltre, il grande lavoro che l’attuale governo sta facendo per rimettere l’Italia sul giusto cammino verso la solidità del bilancio pubblico e un maggiore dinamismo economico. Il governo americano è impegnato a sostenere in ogni modo questi sforzi, rinnovando una partnership che per lungo tempo ha visto i nostri Paesi fianco al fianco per affrontare le sfide comuni.

Le diverse misure adottate fino ad ora hanno messo in sicurezza i conti pubblici e posto le basi per il rilancio dell’economia. La riduzione della spesa pubblica, nuovi investimenti nelle infrastrutture, un welfare più giusto e realistico, le liberalizzazioni. Molto c’è ancora da fare in Italia come negli Stati Uniti, ma è compito di tutti, non solo dei governi, dare un proprio contributo.

Sono certo, del resto, che pacchetto a cui sta lavorando il Ministro Corrado Passera sulle Start Up potrà aiutare molto chi di voi dovesse partecipare a Fulbright BEST e volesse creare la propria azienda in Italia. Con le adeguate misure fiscali, la sburocratizzazione e norme sul lavoro più flessibili il potenziale che c’è  in ciascuno di voi potrà dare grandi frutti. Sono certo, infatti, che il cammino iniziato da questo governo verrà proseguito nei prossimi anni dalla leadership che questo Paese vorrà darsi.

La vostra sarà la generazione del cambiamento e della speranza oltre la crisi. Non abbiate timore,confrontatevi con le sfide davanti a voi, i successi verranno insieme ai fallimenti, ma vale la pena provare. In bocca al lupo!