L'EVENTO

Risplende il "Codice fiorentino"
ora nella World Digital Library

Per scrivere il manoscritto miniato un missionario francescano, arrivato in Messico nel 1529, ci ha messo trent'anni. Dodici libri illustrati e conservati nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Adesso anche online, a disposizione di tutti di RORY CAPPELLI

È UNA delle più importanti fonti per la storia del Messico precolombiano e dei primi anni della conquista spagnola. Per redigerlo frate Bernardino di Sahagún, un missionario francescano arrivato in Messico nel 1529, impiegò 30 anni. Ha il testo in spagnolo e in nahuatl, la lingua degli aztechi. Ed è composto di 12 libri illustrati da artisti indigeni. Il Codice Fiorentino della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, opera enciclopedica sulla gente e la cultura del Messico centrale, è da oggi online sulla World Digital Library. "A disposizione, dunque", spiega Vera Valitutto, promotrice del progetto, direttore della Biblioteca Medicea Laurenziana "non solo degli studiosi ma di chiunque sia interessato a saperne di più su questa incredibile civiltà e su questo importante capitolo della storia umana".

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La World Digital Library (WDL) collabora con oltre 160 biblioteche, musei e archivi di 75 Paesi del mondo. Ha pubblicato opere in 87 lingue. Tra i documenti rari e unici consultabili ci sono manoscritti cinesi, persiani e arabi, rarissime mappe e atlanti europei, le prime opere a stampa, i primi rilievi fotografici della Russia e della Cina, film storici e registrazioni sonore. WDL Vuole rendere la cultura libera e condivisa per "aprire un mondo completamente
nuovo" come dice il suo direttore John Van Oudenaren, "al pubblico on-line che non ha familiarità con la storia antica".

(12 novembre 2012) © Riproduzione riservata